“La biodiversità inizia in un lontano passato e punta verso il futuro”

Frans Lanting

Progetto Biodiversità

Da sempre Vitenova ha a cuore un concetto olistico dell’agricoltura. L’attività umana si inserisce sempre in un contesto più ampio e integrato con il territorio e l’ambiente. Per questo da molti anni pensiamo che il nostro approccio non è agricolo, ma agroecologico, con grande attenzione alla natura e alla biodiversità.

La finalità di questo approccio è conservare o migliorare l’equilibrio tra uomo – agricoltura – natura. Il percorso intrapreso con biologi, botanici, entomologi e agronomi permette alle aziende di conoscere i punti di forza e di debolezza del loro agro – ecosistema. Le informazioni raccolte sono utilizzate per cambiare, o utilizzare al meglio, le tecniche e i prodotti usati per ottenere produzioni agricole sane per l’uomo e per l’ambiente.

AGROECOLOGIA E BIODIVERSITÀ: LE ATTIVITÀ

Il nostro progetto nasce dalla volontà di trasferire le conoscenze e aumentare la consapevolezza del viticoltore su aspetti agro-ecologici tangibili che si riflettono sulla salute dell’ambiente, del vigneto e delle persone che ci lavorano. È un percorso virtuoso di studio e monitoraggio del vigneto con il fine di conservare e migliorare gli equilibri agro-ecologici.

Si tratta di conoscenze utili riguardanti suolo, insetti, piante, che forniscono indicazioni sulla biodiversità. Sono volte a conservare e migliorare la presenza della Natura in vigneto, presenza che ci aiuta a intervenire meno dove gli equilibri sono presenti.

I risultati permettono un’approfondita valutazione della vitalità e potenzialità dell’agroecosistema per migliorare la gestione agronomica volta alla naturalità ed eccellenza delle produzioni. I laboratori a cui ci affidiamo sono certificati ed è possibile, su richiesta, ricevere gli attestati di analisi originali.

ANALISI DEL SUOLO

Il percorso per monitorare la biodiversità nei vigneti inizia in primavera: tra aprile e maggio si prelevano i campioni di suolo, con metodica standard, per ottenere i dati chimico – fisici e biologici (Biomassa Microbica e Quoziente Metabolico).

I dati di Biomassa Microbica vengono poi confrontati con i risultati del modello di reti neurali che restituisce il dato di Biomassa microbica stimata: l’insieme dei risultati definisce il grado di Fertilità biologica. I risultati forniscono la misura sullo stato di salute del suolo e della sua capacità produttiva.

Per comprendere meglio il funzionamento del suolo e suggerire le azioni da intraprendere in maniera più consapevole recentemente abbiamo introdotto lo studio della Soil Food Web: l’insieme di interazioni biologiche tra microrganismi del suolo (funghi, batteri, protozoi, nematodi, microartropodi) e piante, essenziale per un terreno fertile.

Analogamente al bioma intestinale umano, il suolo possiede un proprio bioma che scompone la materia organica e fornisce nutrienti alle piante in modo efficiente, migliorandone la resistenza a malattie, parassiti ed eventi climatici estremi.

Una Soil Food Web sana favorisce il ciclo dei nutrienti, il sequestro del carbonio, l’aggregazione del suolo, la ritenzione idrica e la resistenza all’erosione, promuovendo un’agricoltura sostenibile in armonia con la natura.

progetto biodiversità

ANALISI ENTOMOLOGICA: GLI INSETTI

L’analisi entomologica è un aspetto fondamentale del progetto. Del nostro team fa parte un’entomologa, la cui professionalità ci permette di determinare la varietà e quantità degli insetti, degli impollinatori e del rapporto prede/predatori per capire gli effetti della gestione agronomica sullo stato dell’agro-ecosistema.

In particolare andiamo ad approfondire i seguenti aspetti:

  • Biodiversità: numero di morfo-specie
  • Numero di impollinatori: sviluppo della diversità di impollinazione.
  • Indice di biocontrollo: rapporto prede predatori (carnivori/erbivori).

ANALISI BOTANICA: LE PIANTE

La collaborazione con un botanico consente di offrire la descrizione della biodiversità floristica e delle sue relazioni con le attività agronomiche e l’ambiente naturale in cui il vigneto si inserisce.

L’uscita del botanico in campo permette il riconoscimento di tutte le piante spontanee presenti nel vigneto. Oltre alla classificazione in genere e specie vengono poi elaborati 4 indici quantitativi e qualitativi che definiscono la complessità vegetale dell’ecosistema vigneto. Questi indicatori permettono di ottimizzare le strategie per la gestione delle piante nella conduzione agronomica della coltura.

In particolare andiamo ad approfondire i seguenti aspetti:

  • Biodiversità: numero di specie.
  • Naturalità: presenza di specie di ambienti naturali (boschi, prati, pascoli).
  • Inquinamento floristico: presenza di specie non autoctone.
  • Conservazione storica: valuta la presenza delle archeofite (specie di antica introduzione legate ai coltivi).

LA SCHEDA AGROECOLOGICA A PUNTI

La scheda è realizzata considerando 10 aspetti misurati dalle indagini sopra descritte e dal monitoraggio in campo di altri indici misurabili sul posto (es. % di copertura erbosa, presenza di plastiche). Essa permette di valutare l’ambiente analizzato attraverso un punteggio finale, utile per comunicare il percorso intrapreso e per conoscere la propria situazione sulla biodiversità.